Secondo il filosofo Eugene Frink, il gioco è una costruzione simbolica, una cornice di senso artificiale in cui ci si immerge consapevolmente, per sperimentare il rapporto tra sé e il mondo, tra noi e i nostri possibili futuri. Come Platone esortava gli educatori a fornire riproduzioni di strumenti di lavoro ai bambini, così oggi l’atto di giocare (di ruolo) è visto come un laboratorio in cui sperimentare volontariamente forme di autocomprensione. Così, sostituendo alle indicazioni Platoniche gli strumenti del ricercatore moderno, si ha la possibilità di sperimentare, quantomeno a livello teorico, cosa voglia dire “fare scienza” in un panorama complesso come quello della società globalizzata del 2021.

Con queste premesse si è aperta la nostra adesione, in qualità di associati del Salotto di Giano A.P.S., all’esperienza condivisa di “Heal the Planet’s Future, il progetto realizzato dall’associazione Frascati Scienza per la “European Research’s Night 2021”. La settimana dedicata alla Scienza, che si terrà dal 18 al 25 settembre, ha come filo conduttore il programma “Green Deal” dell’Unione Europea, approfondito in sei micro tematiche: Agricoltura dal Produttore al Consumatore, Tutela della Biodiversità, Economia Circolare, Zero – inquinamento, Ambienti privi di sostanze tossiche, Salute e Benessere. Tutti contesti tematici in cui il ricercatore ha il compito di tentare possibili soluzioni, per garantire un futuro più orientato a una vita sostenibile.

Per far crescere la fiducia dell’opinione pubblica nel lavoro e nella figura del ricercatore, quest’anno c’è stato un occhio di riguardo per i giochi a tema scientifico e per le simulazioni che raccontano i procedimenti scientifici “come fossero un gioco”. Il che non vuol dire sminuire il lavoro della scienza, bensì aiutare i partecipanti agli eventi a comprendere come il modo di operare del ricercatore non sia avulso e lontano dall’applicazione quotidiana. Non a caso “madrina e padrino” di quest’edizione sono stati Super Mario e la Principessa Peach, protagonisti visuali di maglie e gadget a tema con l’evento.

Il Gioco di Ruolo come laboratorio dell’esperienza

Anche quest’anno Il Salotto di Giano A.P.S. ha lavorato come partner del progetto. Il nostro coinvolgimento, come soci dell’associazione, è stato quello di impegnarci nella realizzazione di un Gioco di Ruolo che permettesse di vivere l’esperienza della ricerca in prima persona. Quale modo migliore per mettere a frutto il nostro duplice interesse, ovvero quello per il viaggio e per il gioco? Attraverso un lavoro corale degli associati, con la consulenza di esperti scientifici, è nata la storia che abbiamo chiamato “Nell’occhio del ciclone”, giocabile utilizzando un sistema di gioco studiato appositamente per l’occasione: ossia il “Giano System”. Le sessioni di gioco, che si terranno tutti i giorni online e solo sabato 25 anche in presenza, hanno come scopo il far vivere ai partecipanti l’esperienza della ricerca, in tutte le sue dimensioni: la scarsità di fondi e mezzi a disposizione, il problema della credibilità di fronte all’opinione pubblica, il doversi ingegnare con i mezzi che si hanno a disposizione, sostenere un dibattito per sostenere le proprie tesi e provare a convincere i propri pari della validità delle proprie teorie. Il tutto, condito con elementi che premino l’interattività e il coinvolgimento emotivo: la sopravvivenza in un contesto insulare, sconvolto da eventi atmosferici estremi a causa dei danni di origine antropica alla biodiversità del luogo.

Esperienza dematerializzata e reale

Per rendere le partite sostenibili, sotto il profilo della sicurezza sanitaria, coralmente si è optato per svolgere la maggior parte delle sessioni di gioco di ruolo online. Facendo tesoro delle esperienze e delle strategie messe in campo durante il Lockdown del 2020, non è stato difficile adottare delle strategie per trasportare l’intera esperienza di gioco online. Il tutto è stato pensato per essere svolto su Discord, utilizzando webcam e microfoni per le interazioni durante il gioco. Le tradizionali schede di carta sono divenuti PDF condivisibili tra i partecipanti, i dadi sono stati digitalizzati da funzionalità interne all’applicazione usata e tutti i materiali realizzati per rendere la storia più immersiva (videotrailer; documenti di ricerca; indizi) sono stati digitalizzati.

Per quanto riguarda invece la sessione di sabato 25 settembre, che ci vedrà protagonisti diretti in loco, ci è stata assegnata una sala nella Piazza del Gesù di Frascati. Per chi decidesse di visitare Frascati Scienza in presenza, vale la pena di soffermarsi nella piazza, in cui le influenze dell’architettura 500-600esche sono ancora visibili. Come da nostro fare, vi consigliamo la visita della Chiesa del Gesù, l’edificio sacro che fu inaugurato nel 1700 e che si affaccia tutt’ora sulla storica piazza. Qualora la chiesa fosse aperta durante l’evento, vale la pena di andare ad ammirare i dipinti e gli affreschi di Andrea Pozzo, i quali decorano la finta cupola (in realtà interamente dipinta) e le altre opere presenti nelle navate della chiesa.

Un evento multi-situato

Qualora foste interessati a prendere parte ad altre attività, in presenza e a distanza, ricordate che l’intera Kermesse è composta da circa 400 eventi, suddivisi tra le città che aderiscono al progetto, in presenza e a distanza. Il progetto LEAF si svilupperà in 19 città italiane, da Parma a Palermo, con “quartier generale” Frascati e Roma (Ariccia, Assemini, Carbonia, Cassino, Frascati, Gaeta, Gorga, Grottaferrata, Guarcino, Isola del Liri, Matera, Nemi, Palermo, Parma, Potenza, Quartucciu, Roma, Tivoli, Ventotene) coinvolgendo oltre 30 partner, con una serie di eventi che si svolgeranno dal 18 al 25 settembre 2021. 

Per maggiori informazioni sul programma e sulle prenotazioni, vi rimandiamo al sito di Frascati Scienza.